For a thousand years: Karmen Stavec

mercoledì 30 novembre 2011


Karmen Stavec



For one look, for one touch, una carriera può prendere una rotta completamente diversa. E lo sguardo che nel 2003 Karmen Stavec ha finalmente potuto lanciare sull’Eurovision sulle note della sua Nanana, il contatto che ha potuto intessere, non si può dire che siano andati nella direzione auspicata. A maggio, evidentemente, non era ancora tempo per un “lep poletni dan”… 
Per un lustro Karmen è stata, probabilmente, la voce pop più popolare in Slovenia: fosse stato per il televoto, avrebbe vinto tre edizioni consecutive di Ema!
Il debutto al festival risale al 1998: Karmen lascia i 4 Fun, gruppo dance con i quali ha inciso successi come Kraljica noči, Ne laži mi, Prazna postelja, e si propone in una nuova veste, con romantiche ballate come quelle che vanno per la maggiore tra le grandi interpreti del momento. A Ema porta Kje pesem je doma accompagnata da Patrik Greblo e coglie un buon settimo posto. In giugno con Na prepihu neba vince il premio per miglior debuttante alla prima edizione della “nuova” Slovenska popevka, alla quale si ripresenta un anno dopo aggiudicandosi il premio per la migliore interpretazione a pari merito con un’altra stella in ascesa, Nuša Derenda. La presunta (e probabilmente inesistente) rivalità tra le due caratterizzerà, a suon di hit, l’inizio del nuovo millennio. Ljubim te, il brano presentato a SP 1999, dà anche il titolo al suo primo album da solista. 
Per tornare a Ema però Karmen attende vibrazioni più forti, quelle in grado di spingerla fino al vertice. L’occasione arriva nel 2001 e la sfida con Nuša è aperta: Ostani tu è una ballad con cui scalda il pubblico che la proietta in vetta (10.088 preferenze contro le 8.769 di Ne, ni res), ma che lascia freddi i giurati, scivolando alla fine al terzo posto. L’album che ne segue è un grande successo, Karmen dà prova della sua versatilità e conquista le classifiche. 
Alla notizia della sua partecipazione a Ema 2002 sembra non esserci storia nei pronostici: è il suo momento. E invece quella che esce dal cilindro delle sorprese è senza dubbio l’edizione più stupefacente di sempre, ancora una volta per volere della giuria. Karmen porta questa volta Še in še, scatenato brano sulla passione per la musica che trionferà anche in discoteca. Ma non al festival… La sua forza esce già in semifinale, in cui ottiene il 28% dei televoti, contro il 10% dei secondi, i Faraoni. E così, in finale, ci pensano i giurati a metterci lo zampino… Il televoto è un plebiscito-record, 31.944 voti, la giuria di RTV la piazza seconda ma per quella degli esperti è appena quinta, e così si vede sorpassare dalle Sestre, che di televoti ne avevano raccolti un quarto. La chiusura è incandescente: nella solitamente allegra green room scoppia la lite tra gli staff di Karmen e delle tre drag. Fuori dagli studi risuona persino la sirena dell’ambulanza. Karmen, in lacrime, si sente boicottata e se ne va giurando che mai più parteciperà a Ema. La vicenda occuperà a lungo le pagine dei giornali. A parere del sottoscritto, la presenza delle Sestre a Tallinn con Samo ljubezen è stata molto significativa per la Slovenia e la canzone era assolutamente degna, come ha dimostrato il buon tredicesimo posto ottenuto in finale. 
Ma non è solo l’Italia il Paese dei tarallucci e vino… 
Nel 2003 Karmen, a smentire le dichiarazioni a caldo di un anno prima, torna a Ema (che per la prima volta non si tiene in studio ma al Palazzo della Fiera, Gospodarsko razstavišče, e che per sopire le polemiche prevede una superfinale tra i tre più votati aperta al solo televoto) e viene risarcita delle precedenti delusioni: 26.714 “clic” contro i 13.637 per Nuša Derenda e i 12.261 per Alenka Godec. Ma, come spesso accade, il brano, seppur piacevole, non è all’altezza dei precedenti (e di molti pezzi contenuti nei suoi album e potenzialmente perfetti per l’Esc) e Lep poletni dan, poi tradotta in inglese per Riga come Nanana, suscita qualche perplessità che trova purtroppo conferma a Riga: per Karmen è una disfatta, solo ventitreesima su 26 partecipanti, peggior piazzamento sloveno fino a quel momento. 
L’apice della carriera si trasforma in un attimo in una brusca parabola verso il basso, o peggio, verso il dimenticatoio: l’incolpevole Karmen sul palco dà il meglio, ma è come se un intero Paese senta il bisogno di scaricare tutta la responsabilità su di lei, per cancellare il larghissimo sostegno dispensatole fino a quel momento. Da allora la presenza della “ragazza di Berlino”, città in cui era nata da genitori emigrati dalla piccola patria alpina, si dirada: difficile superare un voltaspalle così improvviso e spietato. Ogni sua successiva ricomparsa (torna anche a Ema nel 2009 con A si želiš, nona classificata a pari merito) è sempre stata salutata dall’apprezzamento della critica per le sue immutate doti vocali, per la carica espressiva e per la bontà dei brani di cui continua spesso a essere autrice, restando però quasi ignorata dal pubblico. 
Ma noi diciamo ancora… forza Karmen, še in še! 

Discografia di Karmen Stavec: 

da solista: 
Ljubim te (Menart, 1999); 
Ostani tu (Menart, 2001; ristampato nel 2002 con l’aggiunta di Še in še); 
Karmen (Menart, 2003). 

Con i 4 Fun:
4 U (1995); 
Kamadero (1996).

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Headlines: i semifinalisti di Malta

lunedì 28 novembre 2011


Periodo interessante quest'ultimo. Anche Malta ha reso noti i semifinalisti, con tanto di preview delle canzoni. Ah, dolce, piccola, Malta. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla.

I Semifinalisti:
1. Amber - Answers with your eyes (Ray Agius & Alfred C. Sant)
2. Anna Azzopardi - Still waiting (Samuel Bugia Garrido & Athanassios Nakos)
3. Annalise Ellul - Whoop it up! (Elton Zarb & Deo Grech)
4. Claudia Faniello - Pure (Philip Vella & Gerard James Borg)
5. Corazon Mizzi - Mystifying eyes (Paul Giordimania & Fleur Balzan)
6. Danica Muscat - 7 days (Philip Vella)
7. Deborah C feat. Leila James - You make me go UH UH (David Vervoort & Patrick Reiner)
8. Dorothy Bezzina - Autobiography (Magnus Kaxc & Gerard James Borg)
9. Eleanor Cassar - I want to run away (Paul Giordimania & Fleur Balzan)
10. Fabrizio Faniello - I will fight for you (Papa's song) (J. Beoerham, N. Edberger, R. Uhlmann, W.
Fenech & F. Faniello)
11. Francesca Borg - Take me far (Marco Debono & Doris Chetcuti)
12. Gianni Zammit - Petals on a rose (R. Abrahamsson, A. Aly, N. Numhauser & T. Fenech)
13. Isabelle Zammit - Walk on water (Paul Giordimania & Fleur Balzan)
14. Janice Mangion - While her eyes still glow (Elton Zarb & Rita Pace)
15. J. Anvil - You are my life (George Georgion)
16. Jessica Muscat - Dance romance (Phillip Vella & Jessica Muscat)
17. Kaya - First time (Georgios Kalpadikis)
18. Klinsmann - No way back (Paul Albela, Klinsmann Coleiro & Jonathan C. Spiteri)
19. Kurt Calleja - This is the night (Johann Jamtberg & Kurt Calleja)
20. Lawrence Gray - In your eyes (Philip Vella & Cher Vella)
21. Nadine Bartolo - Can't get away (Philip Vella)
22. Richard Edwards - Look at me now (Jan Van Dijck & Richard Micallef)
23. Romina Mamo - DNA (Michael James Tanczos & Gerard James Borg)
24. Wayne Micallef - Time (Wayne Micallef)



Ovviamente ci sono anche Claudia e Fabrizio Faniello. Commenti? Giudicate voi stessi: 







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Headlines: Melodifestivalen lineup



Ebbene, la lineup completa del Melodifestivalen 2012 è stata completata. Udite, udite, Charlotte Perrelli ritorna! Così come Danny Saucedo e le Love Generation. Ma vediamo insieme tutta la lineup:



Semifinalee 1 - 4  febbraio
  1. Loreen - Euphoria (Thomas G:son, Peter Boström)
  2. The Moniker - I want to be Chris Isaak (The Moniker)
  3. Thorsten Flinck & Revolutionsorkestern - Jag reser mig igen (Thomas G:son, Ted Ström)
  4. Dead by April - Mystery (Pontus Hjelm)
  5. Abalone Dots - På väg (Abalone Dots (Rebecka Hjukström, Sophia Hogman, Louise Holmer), Viktor Källgren)
  6. Marie Serneholt - Salt & pepper (Lina Eriksson, Mårten Eriksson, Figge Boström)
  7. Sean Banan - Sean den förste banan (Sean Banan, Joakim Larsson, Hans Blomberg, Mårten Andersson)
  8. Afro-Dite - The boy can dance (Figge Boström, Catrine Loqvist, Johan Lindman)
Semifinale 2 - 11 febbraio
  1. Andreas Lundstedt - Aldrig aldrig (Niclas Lundin, Maria Marcus, Randy Goodrum)
  2. Top Cats - Baby doll (Mårten Eriksson, Lina Eriksson, Susie Päivärinta)
  3. Mimi Oh - Det går för långsamt (Anton Malmberg Hård af Segerstad, Niclas Lundin)
  4. Thomas Di Leva - Ge aldrig upp (Thomas Di Leva)
  5. Sonja Aldén - I din himmel (Sonja Aldén, Bobby Ljunggren, Peter Boström)
  6. David Lindgren - Shout it out (Tony Nilsson, Fernando Fuentes)
  7. Ulrik Munther - Soldiers (Ulrik Munther, Johan Åberg, Linnea Deb, Joy Deb, David Jackson)
  8. Timoteij - Stormande hav (Kristian Lagerström, Johan Fjellström, Stina Engelbrecht, Jens Engelbrecht)
Semifinale 3 - 18 febbraio
  1. Mattias Andréasson - Förlåt mig (Mattias Andréasson)
  2. Maria BenHajji - I mina drömmar (Nanna Svensdóttir, Thomas Cars)
  3. Love Generation - Just a little bit (RedOne, John Mamann, Jean-Claude Sindres, Teddy Sky, Yohanne Simon, Bilal "The Chef" Hajji)
  4. Andreas Johnson Lovelight (Andreas Johnson, Peter Kvint)
  5. Björn Ranelid feat. Sara Li - Mirakel (Fredrik Andersson, Björn Ranelid)
  6. Carolina Wallin Pérez - Sanningen (Michael Clauss, Martin Bjelke, Carolina Wallin Pérez, F Dread)
  7. Molly Sandén - Why am I crying (Molly Sandén, Aleena Gibson, Windy Wagner)
  8. Youngblood - Youngblood (Fredrik Kempe, David Krüger)
Semifinale 4 - 25 febbraio
  1. OPA - Allting blir bra igen (Michael Sideridis)
  2. Danny Saucedo - Amazing (Danny Saucedo, Peter Boström, Figge Boström)
  3. Lotta Engberg & Christer Sjögren - Don't let me down (Lasse Holm, Lars 'Dille' Diedricson)
  4. Hanna Lindblad - Goosebumps (Hanna Lindblad, Linda Sundblad, Tony Nilsson)
  5. Axel Algmark - Kyss mig (Axel Algmark, Mattias Frändå, Jonathan Magnussen)
  6. Dynazty - Land of broken dreams (Thomas G:son, Thomas 'Plec' Johansson)
  7. Charlotte Perrelli The girl (Fredrik Kempe, Alexander Jonsson)
  8. Lisa Miskovsky - Why start a fire (Lisa Miskovsky, Aleksander With, Bernt Rune Stray, Berent Philip Moe)

Come sempre 2 canzoni andranno avanti subito e 2 andranno al Andra Chansen (il Second Chance, ovvero il ripescaggio).

PS: Andreas Lundstedt è il cantante degli Alcazar. 

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Headlines: il punto della situazione

giovedì 24 novembre 2011


Dal ultimo Headlines, in cui parlavo del ritorno di Lys Assia ne è passato di tempo, quindi è ora di fare un po il punto della situazione.

Partecipanti
Siamo a quota 36: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Azerbaijan, Albania, Austria, Bielorussia, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria. Più il quasi probabile San Marino e forse l'Italia.    La Repubblica Ceca ha ufficialmente dichiarato che non ritornerà, mentre l'Armenia, la Polonia e il Portogallo sono ancora in dubbio. Se tutte le nazioni citate saranno confermate saremo a quota 41.


Selezioni interne, che passione!
La Francia farà una finale nazionale? Certo e io sono Maria Antonietta. La Francia sceglierà internamente anche per Baku. Così come hanno già scelto internamente Cipro (Ivy Adamou), la Macedonia (Kaliopi), il Belgio (Iris), la Serbia (Željko Joksimovič) e la Slovacchia (Miro Smajda). Probabilmente la lista di selezioni interne si allungherà ancora di molto. Per (s)fortuna pare che anche l'Irlanda sceglierà internamente e toccherà ai Jedward volare a Baku. Speriamo ci ripensino.



Nomi, nomi e ancora nomi: dalla Svizzera alla Svezia via Bulgaria, Norvegia e Islanda.
Pare che Malta rivelerà i nomi domani. Tra le persone che hanno inviato delle canzoni ci sono naturalmente anche i Faniello.
Scoprite dopo il salto tutti i nomi dei partecipanti alle varie finali nazionali.

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For a thousand years: Irena Vrčkovnik


Irena Vrčkovnik

Gli anni Ottanta, in Slovenia, erano stati dominati dal rock e dalle band. Dopo l’indipendenza la canzone melodica riconquista però un suo spazio, e in questo la nascita (Ema), il ritrovato slancio (MMS) e il ritorno (Slovenska popevka) dei festival ha giocato sicuramente un ruolo determinante. Se in campo femminile il decennio precedente era stato abbastanza desolante, con il declino di tutte le protagoniste del passato senza che ne emergessero altre in grado di sostiturle (Blagne a parte), nei ’90 si fa largo una nuova generazione che si impone soprattutto grazie alle pop-ballads: Darja Švajger, Alenka Godec, Marta Zore, Regina e la protagonista di questa puntata di ‘For a Thousand Years’, Irena Vrčkovnik. 

Originaria di Slovenj Gradec, in Koroška, Irena comincia a cantare in un gruppo durante gli anni di studi in pedagogia. Nel 1991 pubblica il suo primo album che, come i due successivi, alterna pezzi inediti, standard come Ave Maria e Amazing Grace, cover di brani sloveni del passato. La sua rivisitazione di uno dei primi successi della storia della canzone slovena, Ne čakaj na maj (1957), riscuote una grande popolarità e si accompagna a hit come Zaljubljena v Portorož (prima delle sei partecipazioni a Melodije Morja in Sonca) e V meni je poletje. Rispetto alle altre stelle del momento, Irena appare più classica, più vicina alla tradizione e il pubblico mostra di gradire la sua voce calda e la sua immagine attraente ma rassicurante. 

Nel 1995 arriva il debutto a Ema in coppia con il grande Oto Pestner, con il quale aveva già duettato in altre occasioni: si può dire che la loro Oda ljubezni sia emblematica del ritrovato legame con il passato musicale del Paese, nel suo rievocare apertamente lo stile degli anni d’oro della canzone. La semplicità del brano e il perfetto affiatamento di Oto e Irena porta Oda ljubezni a contendere fino all’ultimo la vittoria a Prisluhni mi. Un anno dopo Irena ci prova da sola e chiude di nuovo seconda, con la romantica Naj mesec ugasne, superata soltanto da Regina. Nel 1997 è settima con Kadar boš ob njej zaspal, mentre nel 1998 si concentra sul suo nuovo album, Med nebom in menoj, il più bello della sua carriera, trainato da Če ne bi vedela (terzo posto a MMS), brano che sarebbe stato perfetto per Ema dove probabilmente avrebbe corso per la vittoria. 

Alla selezione eurovisiva si ripresenta nel 1999 con due grandi amiche, Damjana Golavšek e Sanja Mlinar, per presentare la briosa Igra je končana che si classifica quinta. È l’inizio di una fase nuova, in cui Irena esplora nuovi generi e in particolare il country a cui consacra il suo album del 2001, Takšna sem (insieme alla Happy Band), l’ultimo pubblicato fino a ora: nel nuovo millennio, infatti, l’onda del successo si affievolisce, anche se Irena continua a dare prova del suo valore. Nel 2002 torna a Ema con V ritmu, ki me lovi offrendo una coinvolgente esibizione purtroppo ignorata dalle giurie; nel 2004 comincia a occuparsi del coro di bambini Sonce; nel 2006 vince il premio per migliore interprete a Slovenska popevka con Ustvari me ed è tra gli artisti invitati alla serata in ricordo di Majda Sepe in cui propone tra gli applausi Ribič, ribič me je ujel; partecipa a gare di musica popolare come Festival narečnih popevk e Polka in Valček. Del 2010 è il suo più recente singolo Sedmi dan

Scoprite dopo il salto la sua discografia! Non sono disponibili link di iTunes. 

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Ourmission: Misija Evrovizija a -5 dalla fine

lunedì 21 novembre 2011


Buonasera lettori! Potrei già quasi dire buonanotte, ma vabeh. Comunque non siamo qua a pettinare le parrucche, ma dobbiamo rendere conto della puntata di ieri di Misija Evrovizija e beh, lo farà Flymark, io mi degno solo di pubblicare il suo commento dopo...ehm....3 ore da quando l'ho ricevuto, ma stavo guardando To wong foo, thanks for everything! Julie Newmar e non mi metterò certo in pausa un così bel film per pubblicare sul blog. Coooomunque se vi piace la tematica drag queen, LGBT&co guardatevelo! Priscilla al confronto?Non fatemi bestemmiare vi prego. Comunque bando alle frange ecco cosa ci dice Flymark questa settimana:


"Misija Evrovizija si avvicina a rapidi passi alla finale e cominciano a esserci alcune conferme: la prima, che le ragazze rimaste sono tutte promettenti, preparate, con voci interessanti. In una serata tutta dedicata, finalmente, alle canzoni slovene, hanno brillato in particolare Eva Boto con Prisluhni mi di Darja Švajger, Manuela Brečko con Dež di Nina Pušlar e Nika Zorjan con Ladadidej, presentata da April all'ultima edizione di Ema. A lasciare il gruppo è stata Nadja Irgolič, dolce ed emozionante con The Climb nello spareggio finale, ma in effetti un po' debole rispetto alle altre concorrenti. La seconda, che nessuna è sembrata fino a oggi veramente pronta per un palcoscenico internazionale. Nessuna pare nemmeno avere l'energia dirompente di Maja Keuc. Sarà un'opinione controcorrente del sottoscritto, che pure sta apprezzando la trasmissione e le cantanti in gara, ma un talent show avrebbe il compito di lanciare voci nuove, non di gettarle direttamente nell'arena più prestigiosa. Le finaliste hanno tutte dai 15 ai 22 anni e l'esperienza stanno cominciando a costruirsela solo ora. Ma questa, a quanto pare, è la tendenza del momento e del resto anche a Ema la Slovenia si è sempre dimostrata molto sensibile ai protagonisti usciti da questo genere di programmi, con le vittorie di Omar Naber, Anžej Dežan e Maja Keuc e i secondi posti di Eva Černe e Nina Pušlar. Tanto valeva, come si sta facendo, passare direttamente al talent per selezionare il rappresentante all'Esc. Ma chi scrive resta convinto che l'Eurovision dovrebbe essere un premio per chi ha già una carriera avviata e di successo."
Flymark

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For a thousand years Rétro: Pepel in kri

mercoledì 16 novembre 2011


Rétro: PEPEL IN KRI 

Una volta al mese la storia dei protagonisti di Ema lascerà il posto a un lungo salto all’indietro nel tempo, quando la Jugoslavia era l’unico Paese dell’Est a partecipare all’Eurovision e organizzava la sua selezione interna come una gara tra brani delle varie repubbliche. 
Anche tanti nomi di rilievo della musica slovena, naturalmente, vi presero parte. E per la nostra retrospettiva, non si può non cominciare da quella Dan ljubezni divenuta il brano-simbolo della canzone slovena, in grado ancora oggi di unire in una sola voce gli amici che festeggiano un compleanno o gli invitati a un matrimonio ad alto tasso alcolico, celebrata all’Eurovision Song Contest 1975 dai Pepel in kri, il più famoso gruppo corale di musica leggera di tutta la ex Jugoslavia. Un esempio della passione degli sloveni per i cori e per i gruppi vocali che affonda le sue radici già negli anni Cinquanta, con gli Optimisti, e che arriva dritto fino a oggi, con il consenso a livello internazionale che stanno riscuotendo i Perpetuum Jazzile. 
Quando si presentano a Opatija, il più grande festival jugoslavo dell’epoca, utilizzato dal 1973 al 1976 anche per selezionare il rappresentante del Paese all’Esc, i Pepel in kri (Cenere e sangue! ) sono freschi di debutto: i loro primi brani, Enakonočje e Naj bo baby, erano stati subito dei successi. La concorrenza è agguerrita: quella del 1975 è un’edizione indimenticabile, in gara per le altre repubbliche ci sono Neda Ukraden con Srce u srcu, Bisera Veletanlić con Ti si čovek moj, gli Indeksi con Ti si mi bila naj naj e tanti altri, ma pubblico e giuria concordano nell’attribuire la vittoria ai dodici sloveni. I Pepel in kri sono un esempio di collaborazione tra artisti: tra loro infatti ci sono Ditka Haberl (lead singer di buona parte dei brani), Oto Pestner, Ivo Mojzer e Nada Žgur, che contemporaneamente sono sulla cresta dell’onda come solisti, e autori di primo piano come Dušan Velkaverh e Tadej Hrušovar. La composizione del gruppo cambierà spesso, al punto da generare la battuta che entro il 2000 ogni sloveno avrebbe finito per farne parte almeno una volta. Intorno a Dan ljubezni c’è la fiducia dell’intera Jugoslavia: la canzone (una delle poche esportate anche all’estero, nella versione in inglese A Day of Love) sembra quella giusta per piazzarsi nelle primissime posizioni. A Stoccolma (dove per regolamento possono salire sul palco solo in sei) arriva invece un deludente tredicesimo posto, che sommato all’ultimo ottenuto un anno dopo dai bosniaci Ambasadori spinge JRT, la tv jugoslava, a ritirarsi dalla competizione europea, alla quale farà ritorno solo nel 1981. 
Ma per i Pepel in kri si apre un periodo di immensa fortuna: portavoci della Slovenia in tutto il Paese, fino a metà anni Ottanta sfornano una hit dopo l’altra. Dan ljubezni resta in classifica per un anno intero e nel 1976 con Moja srečna zvezda il gruppo tenta il double a Opatija, dove però deve accontentarsi del sesto posto. Ljudje pomladi, Po bitki so generali vsi, Ljubljanski grad, Dekle iz zlate ladjice, V meni živ je smeh, Kot nekdo ki imel me bo rad, Pesem za dinar, la discosong Superman sono solo alcune delle loro successive evergreen, a cui si aggiungono successi in croato come Samo tvoje ime znam e Tu je Dalmacija presentati al Festival di Spalato. 
I Pepel in kri sono stati tra i rari nomi della musica slovena a godere a lungo di una vasta fama in tutta la ex Jugoslavia. E c’è anche il loro contributo dietro la vittoria di Toto Cutugno all’Eurovision 1990, visto che il cantante italiano volle cinque di loro come backvocals di Insieme, incisa anche nella versione slovena come Evropa ’92. Molti successi dei Pepel in kri sono raccolti nel cd Dan ljubezni (RTV Slovenija, 1999) [iTunes].

Nota: Come avete visto i post di For a thousand years Rétro sono un po diversi dal solito For a thousand years. Siccome spesso si parla di canzoni e di anni molto datati, non tutti i video sono disponibili su Youtube. In questo caso usiamo MojVideo.com o dailymotion. Per il primo, si tratta di un sito di video stile youtube in sloveno. È del tutto uguale a youtube. 

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OurMission: Misija Evrovizija a -6 dalla fine

lunedì 14 novembre 2011


Misija Evrovizija è entrata ieri sera nella sua fase più calda. Come nel classico gioco delle sedie, ogni settimana c'è un posto in meno a disposizione: e come direbbero Carlo Conti o Fabrizio Frizzi, "per Gašper Rifelj, Misija finisce qui", e da ora in avanti diventa veramente un concorso riservato alle miss. Perché la vera sorpresa è proprio questa, quando mancano due mesi per conoscere il nome di chi rappresenterà la Slovenia a ESC 2012, una certezza c'è già: anche l'anno prossimo toccherà al gentil sesso. Pubblico e giudici hanno concordato, nel pop le ragazze si sono dimostrate più talentuose. In realtà nella prima puntata di questo conto alla rovescia Gašper (unico sopravvissuto degli undici concorrenti maschili) ha dato il meglio, soprattutto nello spareggio finale, ma anche Flora Ema Lotrič non è stata da meno e alla fine è stata la sedicenne a raggiungere le colleghe già ammesse dopo la prima esibizione: Manuela Brečko, le sorelle Prusnik, Nika Zorjan, Nadja Irgolič, Brina Vidic ed Eva Boto, forse la più convincente fino ad ora, anche per la sua capacità di interpretare al meglio brani di generi molto diversi. Nel complesso, una delle serate migliori, sia per il buon livello delle performance che per il ritmo incalzante.

Dopo il salto tutte le performance di ieri!

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For a thousand years: Alenka Godec

mercoledì 9 novembre 2011


ALENKA GODEC

Se si volesse indicare una voce femminile rappresentativa della Slovenia indipendente, sarebbe impossibile prescindere da Alenka Godec. Una serie impressionante di riconoscimenti, di prestigiose collaborazioni, di presenze a rassegne e festival nazionali e internazionali ha accompagnato fino a oggi la sua lunga carriera.
Qualcosa è mancato? Forse sì: l’Eurovision, che brilla invece nel curriculum di altre due grandi a lei spesso accostate per il rilievo mantenuto nel tempo, Darja Švajger e Nuša Derenda, con le quali tra l’altro ha spesso collaborato. Peccato, sarebbe stata una garanzia di classe e di qualità. Ma il cammino di Alenka Godec è stato tortuoso e non sempre adeguatamente apprezzato dal grande pubblico: del resto alle mode del momento ha sempre risposto con scelte “alte” e personali. Solo oggi, a maturità artistica da tempo raggiunta, anche le vendite discografiche le riconoscono il giusto valore, e l’ESC probabilmente è un sogno ormai riposto nel cassetto e sostituito da altri traguardi e altre soddisfazioni.
Il primo approccio eurovisivo risale al 1989, quando era la voce dei Cafè con i quali fu selezionata da TV Ljubljana per Jugovizija (il festival in cui veniva scelto il rappresentante “federale” per l’Eurovision) sull’onda del grande successo ottenuto l’anno prima a Pop delavnica con Tvoja. Accompagnati anche da Marta Zore e Mojca Vižintin, Alenka e i Cafè presentano Kadar sem sama e si piazzano dodicesimi.
Quando nel 1993 la Slovenia organizza la prima selezione indipendente della sua storia, Alenka ha già avviato la sua carriera solista con la pubblicazione del suo primo album e con la romantica Tisti si ti arriva un ottimo terzo posto.
Ma gli anni Novanta la vedono attiva soprattutto come raffinata interprete di ispirazione jazz.
La svolta arriva con il nuovo millennio: l’avvio della proficua collaborazione con Aleš Klinar e con l’amica Anja Rupel, stella del pop-dance anni ’90, la avvicina a nuove sonorità e a un pubblico diverso e più giovane. Ema 2001 è il luogo in cui la trasformazione avviene: quella che sale sul palco e che spiazza tutti conquistando il terzo posto con la moderna Če verjameš ali ne è una donna nuova anche dal punto di vista dell’immagine, con un look più curato, elegante e originale. È l’inizio di un periodo d’oro, in cui Alenka viene ammirata dalla critica, domina due edizioni di Hit festival (con V meni je moč nel 2001 e con la splendida ballata Ni me strah nel 2002) e giunge seconda a MMS 2002 con Raje mi priznaj.
A Ema 2003 è l’unica in grado di inserirsi nella sfida del momento tra Karmen e Nuša: con la grintosa Poglej me v oči colleziona un altro terzo posto, sostenuta finalmente anche dal televoto.
I successi proseguono in un magico 2004 grazie a due ballate scritte con Anja: primo premio della giuria e premio per miglior interprete a MMS con quello che diventa subito un suo brano-simbolo, V dobrem in slabem; terzo posto a Slovenska popevka con Rada bi znova poletela.
Un mezzo passo falso può essere considerato quello compiuto nel 2006: di fronte al diffuso desiderio di vederla anche a Ema in versione più melodica e poetica, Alenka persevera con gli uptempo e si presenta con Hočem stran, pezzo un po’ ripetitivo e meno fresco dei precedenti. È l’ultima volta, Ema diventa sempre più territorio per voci emergenti, ma per Alenka sta per aprirsi, con dimensioni forse inaspettate, la fase professionale più luminosa con i due album di brani sloveni rivisitati So najlepše pesmi že napisane e una lunga serie di acclamati concerti.


Scoprite dopo il salto due video di Alenka all'EMA (Tisti si ti come partecipante e il medley con Derenda, Švajger ed Eroika come ospite all'EMA 2008), l'elenco di tutti i suoi cd ed i link ad iTunes!

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KLive: Misija Evrovizija #6

domenica 6 novembre 2011


Še par minut pa se bo začela že 6.oddaja Misija Evrovizija. To bo verjetno naš zadnji liveblog vse do polfinala in finala Misije Evrovizije, ki bo 25.decembra. 
Ancora un paio di minuti e inizierà la sesta puntata di Misija Evrovizija. Questo sarà probabilmente il nostro ultimo liveblog fino alla semifinale e alla finale di Misija Evrovizija, che andrà in onda la sera di Natale.

Puntuali come sempre si inizia con il recap della settimana scorsa. Kleme questa settimana ci canta a modo suo l'unica, fin'ora, canzone turca, che vinse l'Eurovision. Ora invece un video sull'accademia di questa settimana.
Točni kot vedno, se začne s obnovo prejšnje oddaje. Klemen ta teden nam predstavi do sedaj edino turško zmagovalko, sedaj pa video o akademiji. 

Brina Vidic- I'm like a bird

Danes bo Brina led razbila in prva nastopila. Tokrat je nastop bolj slab, čeprav glas je vedno, zadnjič je bila veliko boljša. 
Oggi a rompere il ghiaccio ci pensa Brina. La performance è quasi brutta, anche se la voce c'è sempre. L'ultima volta era molto meglio.











Manuela Brečko- Fuckin perfect

La canzone che non ti aspetti, con una performance che non ti aspetti. Tralasciando la parte, che han censurato la canzone trasformando la frase fuckin perfect in less than perfect, Manuela si è dimostrata brava con questa canzone.
Pesem, ki si ne misliš, z nastopom, ki si ne pričakuješ. Če spustimo, da so cenzurirali pesem (fuckin perfect je postalo less than perfect), Manuela se je dobro izkazala.









Klemen Orter- Empire state of mind

Jaz nevem kaj naj bi rekel o tem nastopu, točnost je bila, glas itak je tudi vedno prisoten. Lahko bi bil dober zmagovalec, lahko pa tudi ne.
Io non so che dire sulla performance, la voce c'è sempre e non c'è stato neanche nessun errore. Potrebbe essere un ottimo vincitore, o forse anche no.










Sara Jagrič- There you'll be

Una delle voci più belle che Misija Evrovizija abbia, rovinata da una canzone non giusta e con troppo poca istruzione (forse?). 
Eden izmed najlepših glasov, ki jih Misija Evrovizija ima, pokvarjen s slabo izbiro pesmi in premalo študija (mogoče?). 




















Momento Maja Keuc: oggi in duetto con Darja Švajger. Meraviglia per le orecchie e per gli occhi!
Maja Keuc moment: danes v duetu z Darjo Švajger. Prava paša za ušesa in za oči.

Durante la pubblicità è tempo di fare un paio di commenti. Nessuno fin'ora mi sembra pronto per l'Eurovision, tranne Klemen. La puntata si sta dimostrando veramente di livello molto inferiore a quello dell'altra settimana (a livello di concorrenti).
Med oglasi je čas za nekaj komentarjev. Nobeden od tistih, ki so se danes do sedaj predstavljali niso pripravljeni za Evrovizijo, razen Klemna. Oddaja se izkazuje res veliko slabša kot prejšnja (seveda to glede na tekmovalce).


Nastja Gabor- It's raining man


Kos lesa z dobrim glasom. Odličnim glasom. Malo več zavzet oder pa bo. Kaka prihodnost jo čaka!
Un pezzo di legno con una buona voce. Un'ottima voce. Deve solo prendere un po più il palco. Che futuro che la aspetta!












David Matiči- Moja


La peggiore performance di tutta Misija Evrovizija. E lui fa pena oggi.
Najslabši nastop cele Misije Evrovizije. In on je danes grozen.






















Nadja Irgolič- This is me


Teenpop, težko zgrešit. Nastop ni bil slab, tko da nimam kaj dosti dotati. Evrovizija? Tudi ne, hvala.
Teenpop, difficile sbagliare. La performance non era male, non ho molte cose. Eurovision? Ma anche no, grazie.











Nika Zorjan- My heart will go on


L'ennesima performance scolastica. Tutto giusto, senza grandi errori. Però manca qualcosa, forse un paio d'anni di esperienza.
Spet drugi šolski nastop: vse v redu, brez velikih napak. Ampak nekaj manjka, mogoče par let "znanja".










Recap delle performance di oggi e inizierà il televoto.
Obnova današnjih nastopov in se bo začelo glasovanje. 


Bet time: Nadaljujejo misijo/Continuano la missione:


KingLuchas:
 Klemen
 Nastja
 Manuela
 Nadja


Flymark:
 Nadja
 Nastja
 Nika
 Manuela
 o Klemen

Chi ne avrà presi di più? Kdo jih bo več ujel? ;)

E ora Klemen Slakonja one man show con Anastacia! Klemen si rivela ottimo anche a vestire i panni delle donne. Ma che davvero davvero non lo mandiamo all'Eurovision prima o poi?
In sedaj pa Klemen Slakonja one man show s Anastacio! Klemen se pokaže super tudi v ženski vlogi, kaj res ga nočemo poslati na Evrovizijo prej ali slej? 




dopo tutta la puntata qualcuno si è chiesto dov'è Maja Keuc?
po celi oddaji se je kdo vprašal, kje je Maja Keuc?

Nadaljujejo misijo/Continuano la missione:
Nadja Irgolič
Brina Vidič
Manuela Brečko
Nika Zorjan


Signore e signori ci vediamo settimana prossima, senza liveblog. 
Gospe in gospodje se vidimo naslednji teden, brez livebloga. 

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For a thousand years: Jan Plestenjak

venerdì 4 novembre 2011




JAN PLESTENJAK


Protagonista di questa settimana a For a 1000 Years, la rubrica dedicata ai personaggi che hanno fatto la storia della selezione eurovisiva slovena, è il numero uno della musica leggera, il Ramazzotti di Škofja Loka (con voce più profonda e meno nasale!), uno dei volti più amati dalle donne slovene, il solo cantautore pop maschile in grado di restare saldamente ai primi posti delle classifiche disco dopo disco, anno dopo anno: Jan Plestenjak.
Un panegirico. Del resto bisogna riconoscere che dalla fine degli anni Novanta Jan ha inanellato un successo dietro l’altro, con sette fortunatissimi album e con tante hit entrate nella galleria della canzone slovena, da Amore mio a Iz drugega sveta, da Iz pekla do raja a Barka iz perja, da Sam da ti maš mene rada a Lepa, da Pustil ti bom sanje alla recente Ona sanja o Ljubljani.
Ma la credibilità della critica e l’affetto del grande pubblico sono stati una conquista maturata lentamente nel tempo: ai suoi esordi Jan ha spaziato tra generi molto diversi e con prove dal valore un po’ incostante, come testimoniano anche le sue partecipazioni a Ema, oggi forse riposte nel cassetto e lasciate a impolverare tra i ricordi lontani, stilisticamente diverse dal sound che siamo abituati ad associare a colui che ora riempie i palazzetti con i suoi concerti tra stuoli di fans. Eppure anche l’artista di Klasika e di Osebno fa parte della storia del festival, nel quale ha ottenuto, tra l’altro, risultati lusinghieri.
Il debutto risale al 1995 con Ker te ljubim, romantico brano con il quale si classifica al quinto posto. Sono anni nei quali le principali manifestazioni canore possono rappresentare un trampolino di lancio fondamentale per un nuovo interprete e Jan partecipa anche a Pop delavnica e a ben quattro edizioni di Melodije Morja in Sonca.
La prestazione più rilevante a Ema è quella del 1999, con il terzo gradino del podio alle spalle di Darja Švajger e di Tinkara Kovač grazie a Moja dežela, canto d’amore per la terra slovena apprezzato sia dalla giuria che dal televoto.
Meno memorabile è certamente il ritorno nel 2001 con la mediocre Vse je OK: appena decimo in semifinale per numero di voti da casa, Plestenjak non viene ripescato dai giurati mancando l’ingresso in finale e chiudendo così in modo poco felice la sua esperienza sul palcoscenico di Ema e delle gare canore in generale. Ma le soddisfazioni in arrivo lo ripagheranno con gli interessi, visto che sta per cominciare il suo periodo di maggior successo discografico sia come interprete che come produttore.
Il legame con il festival, comunque, non si spezza del tutto: nel 2009 scrive Zadnji dan con cui Alya e Rudi Bučar raggiungono il terzo posto a pari merito con Samuel Lucas. E chissà che, proprio mentre si appresta a festeggiare i vent’anni di carriera, anche il suo nome non sia tra quelli degli autori invitati dalla tv slovena a proporre pezzi per i talenti di Misija Evrovizija…



Scoprite dopo il salto l'elenco degli album di Jan Plestenjak e i relativi link su iTunes e 2 video inerenti alla sua partecipazione all'EMA: Ker te ljubim e Zadnji dan:

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