For a thousand years: Faraoni

venerdì 9 dicembre 2011


Faraoni
I Faraoni sono uno dei più gloriosi gruppi della musica slovena, anche se la loro storia ha vissuto di ripetute scomparse e successive rinascite, con formazioni sempre molto diverse. Di conseguenza anche i generi musicali sono cambiati nel tempo: nati alla fine degli anni Sessanta a Izola/Isola, nell’Istria slovena, i Faraoni raggiungono la notorietà nel 1970 dopo aver integrato nella band due fondatori dei leggendari Kameleoni, Tulio Furlanič e Marijan Maliković, con la pubblicazione di un Ep di rock sperimentale contenente Berač, Matra e Figov list
Due anni dopo il gruppo si scioglie e per sentire di nuovo parlare dei Faraoni bisogna attendere a lungo. Nelfi Defangher rappresenta il filo che unisce i Faraoni nel tempo, che tornano in versione più pop e che, negli anni Novanta, inanellano una lunga serie di successi, affermandosi come una delle band più note e amate non solo del Litorale ma di tutta la Slovenia. 
Melodije Morja in Sonca è naturalmente il festival “di casa” e i Faraoni se lo aggiudicano ben tre volte: nel 1992 con il brano in italiano E tristemente, nel 1994 con Mi ljudje smo kot morje, nel 1997 con Kar je res, je res, tutti musicati da Enzo Hrovatin, a cui si aggiungono i terzi posti di Pijem kar tako nel 1999 e di Solinar nel 2001, un premio per l’interpretazione nel 1996 e uno per l’arrangiamento nel 2000. Una apoteosi interminabile! 
I primi Faraoni 40 anni dopo.
Contemporaneamente si presentano anche a Ema: nel 1993 sono settimi con Sonce sreče; nel 1995 portano uno dei loro brani più belli, Ljubezen je, ma la gara è serratissima e dopo una votazione emozionante chiudono quarti alle spalle di Darja Švajger, del duo Irena Vrčkovnik-Oto Pestner e degli Avia Band. Nuovo tentativo nella discussa edizione 2002: e se le polemiche si concentrano su Sestre e Karmen Stavec (si veda la puntata precedente), anche i Faraoni avrebbero potuto dire la loro, visto che la loro Imej me vedno s seboj è la seconda più votata dal pubblico alle spalle di Karmen sia in semifinale che in finale, ma viene trascurata dalle giurie e chiude soltanto settima. 
I Faraoni sono anche stati il trampolino di lancio per la fortunata carriera solistica di ben tre delle loro voci: Tulio Furlanič, Slavko Ivančić e Roberto Buljević, le cui biografie si intrecciano anche con quelle di altre storiche band (Tulio è stato voce di Kameleoni, Halo e Yesterday, Slavko dei Bazar e dei Casino, Roberto dei Pepel in kri). 
Nel palmarès di Tulio ci sono due premi per la miglior interpretazione a MMS e a Slovenska popevka; in quello di Slavko una vittoria (nel 2000 con Črta), due premi della giuria, tre per il miglior testo e uno per l’arrangiamento a MMS, oltre a uno per la miglior interpretazione a Slovenska popevka; in quello di Roberto un premio della giuria con un altro pezzo in italiano, Tutti noi: tra i tanti meriti dei Faraoni c’è certamente quello di essere stati i soli in grado di portare al successo canzoni in lingua italiana. 
Il primo a presentarsi a Ema è Roberto nel 1993 e nel 1996, senza grandi risultati. Più recenti le partecipazioni di Tulio Furlanič, nel 2003 con la divertente e rockeggiante Zlata šestdeseta leta in coppia con la grande Alenka Pinterič e di nuovo nel 2004 con O, ženske, ženske!, e di Slavko Ivančić, che debutta a Ema nel 2009 e raggiunge il sesto posto con Kaj me briga, accompagnato dai Ne me jugat: la storia dei Faraoni e dei loro “figli”, dopo quarant’anni, continua ancora. 

I dischi dei Faraoni
Tu je moj dom (1992), 
Naj te morje (1994), 
Stari časi (1995), 
Sem takšen, ker sem živ (1997), 
V živo! - San Simon (1997), 
Vol. 1 (2004), 
Skupaj (2007).

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