For a thousand years: Irena Vrčkovnik

giovedì 24 novembre 2011


Irena Vrčkovnik

Gli anni Ottanta, in Slovenia, erano stati dominati dal rock e dalle band. Dopo l’indipendenza la canzone melodica riconquista però un suo spazio, e in questo la nascita (Ema), il ritrovato slancio (MMS) e il ritorno (Slovenska popevka) dei festival ha giocato sicuramente un ruolo determinante. Se in campo femminile il decennio precedente era stato abbastanza desolante, con il declino di tutte le protagoniste del passato senza che ne emergessero altre in grado di sostiturle (Blagne a parte), nei ’90 si fa largo una nuova generazione che si impone soprattutto grazie alle pop-ballads: Darja Švajger, Alenka Godec, Marta Zore, Regina e la protagonista di questa puntata di ‘For a Thousand Years’, Irena Vrčkovnik. 

Originaria di Slovenj Gradec, in Koroška, Irena comincia a cantare in un gruppo durante gli anni di studi in pedagogia. Nel 1991 pubblica il suo primo album che, come i due successivi, alterna pezzi inediti, standard come Ave Maria e Amazing Grace, cover di brani sloveni del passato. La sua rivisitazione di uno dei primi successi della storia della canzone slovena, Ne čakaj na maj (1957), riscuote una grande popolarità e si accompagna a hit come Zaljubljena v Portorož (prima delle sei partecipazioni a Melodije Morja in Sonca) e V meni je poletje. Rispetto alle altre stelle del momento, Irena appare più classica, più vicina alla tradizione e il pubblico mostra di gradire la sua voce calda e la sua immagine attraente ma rassicurante. 

Nel 1995 arriva il debutto a Ema in coppia con il grande Oto Pestner, con il quale aveva già duettato in altre occasioni: si può dire che la loro Oda ljubezni sia emblematica del ritrovato legame con il passato musicale del Paese, nel suo rievocare apertamente lo stile degli anni d’oro della canzone. La semplicità del brano e il perfetto affiatamento di Oto e Irena porta Oda ljubezni a contendere fino all’ultimo la vittoria a Prisluhni mi. Un anno dopo Irena ci prova da sola e chiude di nuovo seconda, con la romantica Naj mesec ugasne, superata soltanto da Regina. Nel 1997 è settima con Kadar boš ob njej zaspal, mentre nel 1998 si concentra sul suo nuovo album, Med nebom in menoj, il più bello della sua carriera, trainato da Če ne bi vedela (terzo posto a MMS), brano che sarebbe stato perfetto per Ema dove probabilmente avrebbe corso per la vittoria. 

Alla selezione eurovisiva si ripresenta nel 1999 con due grandi amiche, Damjana Golavšek e Sanja Mlinar, per presentare la briosa Igra je končana che si classifica quinta. È l’inizio di una fase nuova, in cui Irena esplora nuovi generi e in particolare il country a cui consacra il suo album del 2001, Takšna sem (insieme alla Happy Band), l’ultimo pubblicato fino a ora: nel nuovo millennio, infatti, l’onda del successo si affievolisce, anche se Irena continua a dare prova del suo valore. Nel 2002 torna a Ema con V ritmu, ki me lovi offrendo una coinvolgente esibizione purtroppo ignorata dalle giurie; nel 2004 comincia a occuparsi del coro di bambini Sonce; nel 2006 vince il premio per migliore interprete a Slovenska popevka con Ustvari me ed è tra gli artisti invitati alla serata in ricordo di Majda Sepe in cui propone tra gli applausi Ribič, ribič me je ujel; partecipa a gare di musica popolare come Festival narečnih popevk e Polka in Valček. Del 2010 è il suo più recente singolo Sedmi dan

Scoprite dopo il salto la sua discografia! Non sono disponibili link di iTunes. 



Discografia: Polepšaj mi ta dan (Sraka, 1991); 
V meni je poletje (Sraka, 1992); 
Poslušam srce (Sraka, 1993); 
Srčna dama (RTV Slovenija, 1995); 
Moje sonce (RTV Slovenija, 1996); 
Med nebom in menoj (RTV Slovenija, 1998); 
Takšna sem (Zlati zvoki, 2001).

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