Karmen Stavec
For one look, for one touch, una carriera può prendere una rotta completamente diversa. E lo sguardo che nel 2003 Karmen Stavec ha finalmente potuto lanciare sull’Eurovision sulle note della sua Nanana, il contatto che ha potuto intessere, non si può dire che siano andati nella direzione auspicata. A maggio, evidentemente, non era ancora tempo per un “lep poletni dan”…
Per un lustro Karmen è stata, probabilmente, la voce pop più popolare in Slovenia: fosse stato per il televoto, avrebbe vinto tre edizioni consecutive di Ema!
Il debutto al festival risale al 1998: Karmen lascia i 4 Fun, gruppo dance con i quali ha inciso successi come Kraljica noči, Ne laži mi, Prazna postelja, e si propone in una nuova veste, con romantiche ballate come quelle che vanno per la maggiore tra le grandi interpreti del momento. A Ema porta Kje pesem je doma accompagnata da Patrik Greblo e coglie un buon settimo posto. In giugno con Na prepihu neba vince il premio per miglior debuttante alla prima edizione della “nuova” Slovenska popevka, alla quale si ripresenta un anno dopo aggiudicandosi il premio per la migliore interpretazione a pari merito con un’altra stella in ascesa, Nuša Derenda. La presunta (e probabilmente inesistente) rivalità tra le due caratterizzerà, a suon di hit, l’inizio del nuovo millennio. Ljubim te, il brano presentato a SP 1999, dà anche il titolo al suo primo album da solista.
Per tornare a Ema però Karmen attende vibrazioni più forti, quelle in grado di spingerla fino al vertice. L’occasione arriva nel 2001 e la sfida con Nuša è aperta: Ostani tu è una ballad con cui scalda il pubblico che la proietta in vetta (10.088 preferenze contro le 8.769 di Ne, ni res), ma che lascia freddi i giurati, scivolando alla fine al terzo posto. L’album che ne segue è un grande successo, Karmen dà prova della sua versatilità e conquista le classifiche.
Alla notizia della sua partecipazione a Ema 2002 sembra non esserci storia nei pronostici: è il suo momento. E invece quella che esce dal cilindro delle sorprese è senza dubbio l’edizione più stupefacente di sempre, ancora una volta per volere della giuria. Karmen porta questa volta Še in še, scatenato brano sulla passione per la musica che trionferà anche in discoteca. Ma non al festival… La sua forza esce già in semifinale, in cui ottiene il 28% dei televoti, contro il 10% dei secondi, i Faraoni. E così, in finale, ci pensano i giurati a metterci lo zampino… Il televoto è un plebiscito-record, 31.944 voti, la giuria di RTV la piazza seconda ma per quella degli esperti è appena quinta, e così si vede sorpassare dalle Sestre, che di televoti ne avevano raccolti un quarto. La chiusura è incandescente: nella solitamente allegra green room scoppia la lite tra gli staff di Karmen e delle tre drag. Fuori dagli studi risuona persino la sirena dell’ambulanza. Karmen, in lacrime, si sente boicottata e se ne va giurando che mai più parteciperà a Ema. La vicenda occuperà a lungo le pagine dei giornali. A parere del sottoscritto, la presenza delle Sestre a Tallinn con Samo ljubezen è stata molto significativa per la Slovenia e la canzone era assolutamente degna, come ha dimostrato il buon tredicesimo posto ottenuto in finale.
Ma non è solo l’Italia il Paese dei tarallucci e vino…
Nel 2003 Karmen, a smentire le dichiarazioni a caldo di un anno prima, torna a Ema (che per la prima volta non si tiene in studio ma al Palazzo della Fiera, Gospodarsko razstavišče, e che per sopire le polemiche prevede una superfinale tra i tre più votati aperta al solo televoto) e viene risarcita delle precedenti delusioni: 26.714 “clic” contro i 13.637 per Nuša Derenda e i 12.261 per Alenka Godec. Ma, come spesso accade, il brano, seppur piacevole, non è all’altezza dei precedenti (e di molti pezzi contenuti nei suoi album e potenzialmente perfetti per l’Esc) e Lep poletni dan, poi tradotta in inglese per Riga come Nanana, suscita qualche perplessità che trova purtroppo conferma a Riga: per Karmen è una disfatta, solo ventitreesima su 26 partecipanti, peggior piazzamento sloveno fino a quel momento.
L’apice della carriera si trasforma in un attimo in una brusca parabola verso il basso, o peggio, verso il dimenticatoio: l’incolpevole Karmen sul palco dà il meglio, ma è come se un intero Paese senta il bisogno di scaricare tutta la responsabilità su di lei, per cancellare il larghissimo sostegno dispensatole fino a quel momento.
Da allora la presenza della “ragazza di Berlino”, città in cui era nata da genitori emigrati dalla piccola patria alpina, si dirada: difficile superare un voltaspalle così improvviso e spietato. Ogni sua successiva ricomparsa (torna anche a Ema nel 2009 con A si želiš, nona classificata a pari merito) è sempre stata salutata dall’apprezzamento della critica per le sue immutate doti vocali, per la carica espressiva e per la bontà dei brani di cui continua spesso a essere autrice, restando però quasi ignorata dal pubblico.
Ma noi diciamo ancora… forza Karmen, še in še!
Discografia di Karmen Stavec:
da solista:
Ljubim te (Menart, 1999);
Ostani tu (Menart, 2001; ristampato nel 2002 con l’aggiunta di Še in še);
Karmen (Menart, 2003).
Con i 4 Fun:
4 U (1995);
4 U (1995);
Kamadero (1996).