For a thousand years Rétro: Pepel in kri

mercoledì 16 novembre 2011


Rétro: PEPEL IN KRI 

Una volta al mese la storia dei protagonisti di Ema lascerà il posto a un lungo salto all’indietro nel tempo, quando la Jugoslavia era l’unico Paese dell’Est a partecipare all’Eurovision e organizzava la sua selezione interna come una gara tra brani delle varie repubbliche. 
Anche tanti nomi di rilievo della musica slovena, naturalmente, vi presero parte. E per la nostra retrospettiva, non si può non cominciare da quella Dan ljubezni divenuta il brano-simbolo della canzone slovena, in grado ancora oggi di unire in una sola voce gli amici che festeggiano un compleanno o gli invitati a un matrimonio ad alto tasso alcolico, celebrata all’Eurovision Song Contest 1975 dai Pepel in kri, il più famoso gruppo corale di musica leggera di tutta la ex Jugoslavia. Un esempio della passione degli sloveni per i cori e per i gruppi vocali che affonda le sue radici già negli anni Cinquanta, con gli Optimisti, e che arriva dritto fino a oggi, con il consenso a livello internazionale che stanno riscuotendo i Perpetuum Jazzile. 
Quando si presentano a Opatija, il più grande festival jugoslavo dell’epoca, utilizzato dal 1973 al 1976 anche per selezionare il rappresentante del Paese all’Esc, i Pepel in kri (Cenere e sangue! ) sono freschi di debutto: i loro primi brani, Enakonočje e Naj bo baby, erano stati subito dei successi. La concorrenza è agguerrita: quella del 1975 è un’edizione indimenticabile, in gara per le altre repubbliche ci sono Neda Ukraden con Srce u srcu, Bisera Veletanlić con Ti si čovek moj, gli Indeksi con Ti si mi bila naj naj e tanti altri, ma pubblico e giuria concordano nell’attribuire la vittoria ai dodici sloveni. I Pepel in kri sono un esempio di collaborazione tra artisti: tra loro infatti ci sono Ditka Haberl (lead singer di buona parte dei brani), Oto Pestner, Ivo Mojzer e Nada Žgur, che contemporaneamente sono sulla cresta dell’onda come solisti, e autori di primo piano come Dušan Velkaverh e Tadej Hrušovar. La composizione del gruppo cambierà spesso, al punto da generare la battuta che entro il 2000 ogni sloveno avrebbe finito per farne parte almeno una volta. Intorno a Dan ljubezni c’è la fiducia dell’intera Jugoslavia: la canzone (una delle poche esportate anche all’estero, nella versione in inglese A Day of Love) sembra quella giusta per piazzarsi nelle primissime posizioni. A Stoccolma (dove per regolamento possono salire sul palco solo in sei) arriva invece un deludente tredicesimo posto, che sommato all’ultimo ottenuto un anno dopo dai bosniaci Ambasadori spinge JRT, la tv jugoslava, a ritirarsi dalla competizione europea, alla quale farà ritorno solo nel 1981. 
Ma per i Pepel in kri si apre un periodo di immensa fortuna: portavoci della Slovenia in tutto il Paese, fino a metà anni Ottanta sfornano una hit dopo l’altra. Dan ljubezni resta in classifica per un anno intero e nel 1976 con Moja srečna zvezda il gruppo tenta il double a Opatija, dove però deve accontentarsi del sesto posto. Ljudje pomladi, Po bitki so generali vsi, Ljubljanski grad, Dekle iz zlate ladjice, V meni živ je smeh, Kot nekdo ki imel me bo rad, Pesem za dinar, la discosong Superman sono solo alcune delle loro successive evergreen, a cui si aggiungono successi in croato come Samo tvoje ime znam e Tu je Dalmacija presentati al Festival di Spalato. 
I Pepel in kri sono stati tra i rari nomi della musica slovena a godere a lungo di una vasta fama in tutta la ex Jugoslavia. E c’è anche il loro contributo dietro la vittoria di Toto Cutugno all’Eurovision 1990, visto che il cantante italiano volle cinque di loro come backvocals di Insieme, incisa anche nella versione slovena come Evropa ’92. Molti successi dei Pepel in kri sono raccolti nel cd Dan ljubezni (RTV Slovenija, 1999) [iTunes].

Nota: Come avete visto i post di For a thousand years Rétro sono un po diversi dal solito For a thousand years. Siccome spesso si parla di canzoni e di anni molto datati, non tutti i video sono disponibili su Youtube. In questo caso usiamo MojVideo.com o dailymotion. Per il primo, si tratta di un sito di video stile youtube in sloveno. È del tutto uguale a youtube. 

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