Un'edizione di Ema nata sotto la stella delle perplessità sulle qualità di tre debuttanti sedicenni, forse ancora immature per ritrovarsi catapultate sul palcoscenico eurovisivo, e chiusa sotto la stella della speranza, con la vittoria della canzone più adatta alla kermesse europea e più attesa dai fans sintonizzati da tutto il continente per assistere al festival. Eva Boto ha mostrato qualche incertezza vocale da perfezionare, forse provocata dall'emozione, ma la sua Verjamem, scritta dagli stessi autori di Molitva, appare il pezzo giusto per portare di nuovo la Slovenia in finale, dopo il successo di Maja Keuc dello scorso anno. Piacevole e originale Konitchiwa, il brano delle gemelle Prusnik giunto alla sfida finale, ma sarebbe stata una scelta molto più a rischio.
Grande mattatore della serata, come l'anno scorso, Klemen Slakonja: presentatore ma anche cantante, ballerino, intrattenitore... Il suo video di Slovenia Will Win nei panni di un fantomatico One Man Band Aid lascia prevedere lo stesso successo del precedente 16 let skomin.
Ema non è più la vetrina per le più affermate voci del pop, ma la canzone scelta fa dimenticare la nostalgia: questa sera ogni sloveno "Verjame" (crede) in un bel risultato a Baku.
Parole a caldo del nostro Flymark. E come dargli torto? L'EMA mai come quest'anno era nata sotto la stella delle perplessità, che si è allargata all'ascolto delle canzoni. L'unica canzone veramente eurovisiva è la vincitrice, che ricorda però Molitva (e anche un po Oro dicono). E le sorelle Prusnik con le loro canzoni "circensi" erano dietro l'angolo. Ma poi ieri alle 22.20 circa il cielo si è schiarito sopra Lubiana: nella lotta lunga mesi tra voce e circo, ha vinto la voce (e neanche di poco: nella super finale 28.385 voti per Verjamem, 12.884 per Konichiwa)...e che voce. Eva Boto, di anni 16 volerà a Baku a rappresentare la Slovenia. La rappresentante slovena più giovane fin'ora, su cui pesa già un terribile macigno: la Slovenia crede già da ora in lei e spera nella finale. Il che, vedendo la lista di partecipanti nella seconda semifinale non dovrebbe essere un miraggio lontano. Più difficile sarà un buon piazzamento in finale, ma per quello c'è ancora tempo di discuterne. Ora bisogna aspettare solo la versione finale della canzone, perché si ci sarà un'altra versione e pure in inglese.
Parole a parte merita Klemen Slakonja, il conduttore di ieri sera (e probabilmente anche Spokerperson sloveno). Ancora una volta s'è dimostrato un ottimo conduttore, imitatore e cantante: quando lo vedremo finalmente all' Eurovision Song Contest?
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