For a thousand years: Tanja Ribič

domenica 4 marzo 2012


Tanja Ribič


Tanja Ribič non occupa un ruolo di primissimo piano nella musica slovena, eppure la pagina da lei scritta nella storia di Ema è certamente una delle più memorabili. Il 1997 è un anno particolare per la selezione eurovisiva slovena: viene adottato il nome attuale, acronimo di Evrovizijska Melodija, e per la prima volta si affida la scelta esclusivamente al pubblico attraverso il televoto. La lista dei prescelti è di grande interesse: Darja Švajger tenta il bis e con lei anche Irena Vrčkovnik e Vili Resnik arrivano con ambizioni di vittoria; debuttano Tinkara Kovač e Natalija Verboten; Melita Osojnik e Klarisa Jovanovič propongono il brano folk più autentico mai presentato a Ema; irrompono le boyband con i Rok’n’Band, i Napoleon, i GROM e il duo femminile M4M… Ma tra tutti, si fa largo Tanja Ribič, affermata attrice teatrale. Il suo brano, Zbudi se (vedi il video), nasce da una collaborazione di prestigio tra il suo mentore Saša Lošić, uno dei più celebri compositori dei Balcani, e il cantautore Zoran Predin. Tanja, con una performance piena di pathos, riesce a trasportare per tre minuti gli spettatori in un evocativo mondo di fiaba dal messaggio universale, l’attesa dell’amore, la speranza di un’alba migliore. Con 4.493 televoti sbaraglia tutti (seconda è Darja con Vsakdanji čudezi che ne riceve 3.706) e, praticamente al debutto in campo musicale, conquista il diritto di rappresentare la Slovenia a Dublino. Sull’Isola Verde Tanja viene inserita dai bookmakers tra i favoriti e la sua esibizione (vedi qui) è tra le più applaudite. Alla fine Zbudi se si classifica decima, forse un po’ al di sotto delle aspettative slovene, ma si tratta di una delle più belle e competitive edizioni della kermesse europea e rimane tuttora il terzo miglior risultato dall’indipendenza oltre che uno dei brani più significativi tra quelli portati dalla Slovenia all’Eurovision. Zbudi se viene anche tradotta per il mercato internazionale con il titolo di Waken Now.
Con una partenza così, proseguire la carriera canora in parallelo a quella teatrale diventa una decisione naturale e nel 1998 e nel 2000 escono due album con brani come Moja mala dlan, Za vsako rano, Brez tebe nebi, Simpatija, Roža, Jablana, la cover di Mambo italiano. Affermazioni come quella del 1997 però non arrivano più, e se negli anni seguenti il rapporto con la musica si affievolisce, si sviluppa quello con il cinema. Tanja diventa una delle principali attrici del momento: protagonista di successi come Halgato e Nepopisan list, ottiene un ruolo anche nel premiatissimo No Man’s Land di Tanović e, soprattutto, nel 2003 è artefice del successo di Kajmak in marmelada insieme al marito, il regista bosniaco Branko Đurić. Il film diventa il più visto di sempre in Slovenia, con 125.000 spettatori, record poi superato da Petelinji zajtrk nel 2007. La popolarità di Tanja Ribič raggiunge l’apice tra 2004 e 2007 con il ruolo della direttrice in una serie televisiva di produzione nazionale che diventa un vero e proprio fenomeno mediatico, Naša mala klinika. 
Nel 2008 riceve il premio per migliore attrice al Taormina Film Fest per il film Traktor, ljubezen in rock’n’roll.
Nel viaggio artistico di Tanja la musica tuttavia torna periodicamente a fare tappa attraverso le prove cinematografiche. Interpreta Sinoči sem na vasi bil in Kajmak in marmelada e da ultimo Lajanje v luno per la colonna sonora del film d’animazione Bolt. A farci tornare alla mente, ogni volta, la storia di una principessa in bianco che ha trasformato un sogno in realtà.
flymark


I dischi di Tanja Ribič: 
Ko vse utihne (1998), 

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