Alya
La
fusione tra Christina Aguilera e Britney Spears è stata realizzata a
Lubiana più di dieci anni fa e il suo nome è Alya. E nel tempo la
nuova creatura si è staccata dai modelli di partenza, si è
ritagliata la sua fetta di successo e la sta ancora assaporando,
riuscendo tra l’altro nell’impresa di schivare le crisi personali
e creative che hanno costellato il percorso delle due star a cui è
stata spesso paragonata.
Anche
perché qui non si parla di un prodotto di laboratorio, ma di
un’artista talentuosa che fin da giovanissima suona, canta e
compone. A Hit Festival 2001 debutta col botto chiudendo seconda con
Mr.Poželenja
alle spalle di Alenka Godec; nel 2002 arriva il successo estivo di
Igra.
Ma
Alya deve molta della sua fortuna iniziale a Ema: nel 2003 debutta
con Exploziv(no),
titolo profetico per la sua carriera e per il boom del 2004.
Difficile prevedere, dopo il tredicesimo posto dell’anno
precedente, un’affermazione come quella ottenuta con Fluid.
E invece Alya cosparge con il suo fluido magico tutta la sua
avventura, prima superando un po’ in sordina la sua semifinale e
poi conquistando il pubblico in finale: i voti da casa la sospingono
fino allo spareggio a tre e, contemporaneamente, ne decretano
l’ingresso tra i grandi. Come in un sogno, in pochi mesi Alya viene
proclamata cantante dell’anno, Fluid
è premiata come miglior brano rock e il suo album eponimo ottiene il
disco di platino. Per ben due anni vengono estratti singoli che
raggiungono uno dopo l’altro il top delle classifiche, da Alya
a Omama
a Zvezda večera
a Občutek:
se l’immagine contribuisce certamente al lancio (i lunghi capelli
biondi con mèches dai colori sempre diversi, gli abiti succinti a
lasciare poco spazio all’immaginazione), Alya dimostra in fretta di
non rientrare nel cliché della “blondinka” sexy ma poco sveglia.
Il suo sorriso, in scena, svela sempre il gioco, l’autoironia,
l’intelligenza delle scelte compiute. La persona dietro il
personaggio.
Alya
si ripresenta a Ema altre tre volte. Nel 2005, con Exxtra,
raccoglie ben 11.000 voti, ma l’aspettativa altissima nei suoi
confronti e la presenza di quattro favoritissimi come Omar Naber,
Saša Lendero, Rebeka Dremelj e Nuša Derenda ne circoscrivono al
quinto posto il massimo traguardo. Nel 2007 arriva la delusione del
dodicesimo posto con Vizija,
mentre nel 2009 torna al vertice insieme a Rudi Bučar con cui
interpreta la bella Zadnji dan,
terza a pari merito con Vse
bi zate dal di Samuel Lucas.
Ma
Ema è solo una vetrina per Alya, le hit si susseguono a ogni
stagione, con “picchi di calore” in estate: A veš,
Zelo naglas,
Absolutely moj,
Brazil,
Tu
in zdaj,
Vse bo v redu…
Il fluido di Alya continua a fare effetto.
I
dischi di Alya:
Alya (Menart, 2004),
Non Stop! (Menart, 2009).