EMA MEN
Nell’albo d’oro di
Ema hanno inciso il loro marchio Vili Resnik, Omar Naber, Anžej
Dežan, ma è innegabile che, mentre in campo femminile il festival è
sempre stato rappresentativo della realtà discografica del momento,
in campo maschile sono molti i nomi di rilievo a non avere mai
partecipato (basti pensare ai grandi cantautori) o ad averlo
“utilizzato” solo come trampolino di partenza.
Poche
anche le presenze stabili, più frequenti le toccate e fughe: alcuni
idoli delle ragazzine, da Sebastian con la sua “teen-pop-dance”
al melodico Rok Kosmač, vi sono approdati in ritardo, quando ormai
l’onda del successo si era affievolita; Dennis, Martin Perović,
Dean Vivod, Jernej Dermota hanno vissuto il loro momento di
popolarità grazie al festival, senza poi riuscire a confermarsi;
artisti di qualità come Samuel Lucas (terzo nel 2009) e i due
vincitori dell’ultima edizione di Slovenska popevka, Marko Vozelj e
Rudi Bučar, hanno lasciato di recente la loro traccia anche a Ema ma
senza avere l’occasione per tornarvi, a causa delle nuove formule
più indirizzate verso la ricerca di giovani talenti.
Come spesso accade, in
Slovenia come in Italia, a vendere sono soprattutto gli uomini, anche
se poi ai festival fanno colpo le donne: ulteriore conferma è il
recentissimo Misija Evrovizija, che ha visto in finale il solo Gašper Rifelj, circondato da sei agguerrite colleghe e da un duo
(naturalmente… tutto al femminile) e presto eliminato.
Ma, sfogliando le pagine
di Ema negli anni Duemila, oltre a Naber e Dežan ci sono almeno tre
nomi da passare in rassegna: Andraž Hribar, Marijan Novina, Domen
Kumer.
Hribar è un veterano
della selezione, con ben cinque presenze. Le prime due, baciate dal
successo: con Življenje je, dal ritornello multilingue
tipicamente eurovisivo innestato però in una melodia dal retrogusto
malinconico, nel 2001 è addirittura secondo in un’edizione ricca
di pretendenti; con Moja moja, nel 2002, giunge sesto ma
furoreggia negli airplay radiofonici. Moja moja resta la sua
“signature song”, nonché un classico di Ema.
Meno fortunate le
successive partecipazioni (con Letim naprej nel 2003, Rapad
tepe ipi mapam nel 2006, Corpomorto nel 2008), ma ad
Andraž va il merito di aver sempre proposto brani originali e di
buona fattura.
Anche per Marijan Novina,
che arriva dopo essersi fatto conoscere a MMS e Hit Festival, sarà
l’esordio a rivelarsi nel tempo come il momento migliore, grazie
alla bella Vse enkrat mine (2003). Nel 2004 raggiunge la
finale con Svet se vrti nazaj, anche se poi non ottiene punti
né dalla giuria né dal televoto. Nessun punto neppure nel 2006,
quando presenta V mojih dlaneh.
Domen Kumer è uno dei
protagonisti del periodo boom del turbofolk, a metà dello scorso
decennio: benché provenga da Maribor, il suo palcoscenico ideale
diventa Melodije Morja in Sonca. L’atmosfera vacanziera che pervade
la kermesse estiva dell’Adriatico è perfetta per canzoni leggere,
ballabili e talvolta un po’ frivole, da Polna luna alle
vincitrici Do Portorož e Banana. Negli anni diventa
anche produttore, nucleo centrale di un vero e proprio “clan” di
giovani cantanti di easy-pop e turbo-folk.
A Ema è settimo nel 2003
con Tvoje ime e quarto nel 2006 con Noro se ujameva, in
duetto con Rebeka Dremelj.
Nel complesso, comunque,
se il volto femminile di Ema è un vero caleidoscopio di stelle,
quello maschile stenta ancora a trovare forma e solo Omar Naber,
negli ultimi anni, è riuscito a entrare nel quadro.
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