For a thousand years: Elda, Majda e Marjana

venerdì 13 gennaio 2012



Se gli anni Sessanta e Settanta costituiscono il periodo d’oro della musica slovena, Elda Viler, Majda Sepe e Marjana Deržaj sono certamente le regine di quella indimenticabile epoca, in cui la musica leggera assurse a un ruolo di primo piano nella società anche grazie alla popolarità dei festival, in particolare di Slovenska popevka che tutte e tre si aggiudicarono in più occasioni con brani entrati nella storia della canzone: Marjana nel 1964 con Poletna noč, nel 1966 con Ples oblakov, nel 1975 con Mi smo taki; Elda nel 1967 con Vzameš me v roke (nel video, dal vivo al concerto in memoria di Majda Sepe) e nel 1971 con Včeraj, danes, jutri; Majda nel 1972 con Med iskrenimi ljudmi, nel 1974 con Uspavanka za mrtve vagabunde, nel 1976 con Pismo za Mary Brown.
Curiosamente, invece, nessuna delle tre dive della canzone ha mai avuto l’onore di rappresentare la Jugoslavia all’Eurovision, nonostante i numerosi tentativi. Un traguardo più volte sfiorato, ma a mancare sono stati probabilmente i pezzi giusti: e così, a portare la Repubblica slovena in Europa in rappresentanza della Federazione, sono state in campo femminile solo Berta Ambrož nel 1966 ed Eva Sršen nel 1970, approdate da poco sulla scena musicale ma con due brani in grado di guadagnarsi il largo consenso delle giurie. Non a caso, nessuno dei titoli presentati da Marjana, Majda e Elda a Jugovizija è rimasto a lungo nel repertorio delle loro serate.
Zlati april, con cui Marjana Deržaj nel 1964 giunse prima a pari merito con il bosniaco Sabahudin Kurt soccombendo però a causa del numero inferiore di punteggi massimi, non fu nemmeno pubblicata su disco e le lacche d’incisione restano pertanto misterioso oggetto dei desideri degli appassionati. Majda Sepe, già terza nel 1962 con Sulamit, dovette accontentarsi del posto d’onore sia nel 1969 con Grad iz peska (nel video, nella successiva versione di Rafko Irgolič), sia nel 1976 con Gledam te. Elda Viler arrivò ben tre volte a un passo dalla vittoria, con Ko si z menoj nel 1966, Če bi teden štel osem dni nel 1968 e Neodposlano pismo nel 1974, senza mai riuscire a centrare il prestigioso obiettivo.
Un destino comune che non ha certo ostacolato la loro lunga carriera, coronata da successi non solo in Slovenia ma anche in tutti i principali festival jugoslavi e nelle fortunate tournée all’estero, ma che ha impedito alla vasta platea eurovisiva di conoscere e apprezzare queste tre grandi artiste.
Oggi, di questa mitica “trinità della canzone”, resta solo Elda a rinnovare i ricordi esibendosi ancora sul palco e collaborando con cantanti delle ultime generazioni: ultimo esempio, la splendida hit del 2010 Nariši nov dan con Gal Gjurin e Nina Pušlar.
Marjana Deržaj e Majda Sepe, che esattamente 50 anni fa illuminarono insieme la prima edizione di Slovenska popevka, se ne sono andate nel 2005 e nel 2006.
Per celebrarle abbiamo scelto due mix di successi dal vivo per Marjana e per Elda (accompagnata dalla figlia Ana Dežman), e l’emozionante saluto a Majda al concerto a lei dedicato, con Šuštarski most.

flymark





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