Sorpresa musicale: Klemen Slakonja

sabato 24 dicembre 2011


Questo tempo non è solo di Maja Keuc, ma anche del conduttore di Misija Evrovizija Klemen Slakonja, già spokerperson per la Slovenia nel 2011 e conduttore di EMA 2011. Klemen Slakonja come già detto conduce Misija Evrovizija e apre ogni puntata rivisitando e/o cantando una canzone vincitrice dell'Eurovision del passato (tra le altre Hold me now, Hard Rock Hallelujah, Insieme, Wild DancesDiva e Waterloo) aiutato da Maja Keuc e dai Maestro.  Durante le votazioni invece ha una specie di Stand up di 5 minuti, che è il prologo all'imitazione della settimana. Una delle prime imitiazioni fu Bono degli U2 e fu così buona, che un paio di siti di news eurovisive scrissero che era il vero Bono. Ma bando alle ciancie ed ecco a voi un paio di imitazioni di Klemen Slakonja da Misija Evrovizija.









E con questo cari lettori vi auguro buone feste natalizie. Noi ci rileggiamo martedì, quando KL Kingdom si rifarà il look.

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Pożegnanie & велцоме бацк ovvero Addio e bentornati

venerdì 23 dicembre 2011



Nazioni che tornano, nazioni che giocano al lasciamo anche noi, anzi no, anzi si. L'EBU che chiede in ginocchio il ritorno di queste nazioni, scelte di molte nazioni, dubbi su altre: C'è proprio di tutto questa settimana a Headlines! 

Le Ex Yugo sono pronte...al Block vote! 
In pratica tutte le nazioni dell'ex Yugoslavia hanno già scelto il loro cantante, fatta eccezione per Albania, Slovenia e Croazia. Chi ha scelto chi? Se come già detto, la Serbia ha scelto Željko Joksimović e la Macedonia Kaliopi, è notizia di pochi giorni fa che la Bosnia ha scelto tale Maya Sar, la quale pare abbia pubblicato solo questo singolo, e che il Montenegro ha deciso di tornare con Rambo Amadeus (questo), della seria: restare a casa no eh?!
La Croazia invece dopo la botta che hanno preso a Dusseldorf vogliono riportare la Dora ai fasti di un tempo, con cantanti croati famosi che si sceglieranno gli autori e poi boh, altro non si sa. 
La Slovenia a febbraio avrà l'EMA, dove le due (che probabilmente fisicamente saranno 3) si scontreranno con varie canzoni, ma di questo ne abbiamo già parlato abbastanza su queste pagine. 
L'Albania ha il suo festival, che quest'anno compie 50 anni, la finale del quale sarà il 29 dicembre, quando scopriremo il loro vincitore.

La Spagna punta su Pastora.
No, non si tratta di una suora o di un pastore versione femminile, ma di Pastora Soler, cantante spagnola con quasi 20 anni di carriera alle spalle. Le sue canzoni mescolano pop, elettronica e flamenco. La canzone verrà scelta in un show TV a febbraio. 

Addio Polonia, o forse no?
Ebbene si, i cari amici polacchi hanno deciso di non partecipare all'Eurovision per concentrarsi sugli Europei e sulle Olimpiadi del 2012...solo a me suona come una scusa qualsiasi? Pare e dico pare, che l'EBU sia disposto a tutto pur di mantenere la Polonia in gara, al punto da tentare di abbassar loro la tassa d'iscrizione. Amore per la Polonia? No, semplicemente paura di ritiri a catena a causa di alzamento delle tasse alle altre nazioni. 

Si aspettano ancora notizie dalla Russia e dall'Armenia, che però pare sempre più vicina alla presenza a Baku, quindi dovremmo, tranne stravolgimenti dell' ultima ora, essere anche quest'anno a quota 43 nazioni. 

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For a thousand years: Maja Keuc


Maja Keuc
Per chiudere in bellezza (la prossima settimana tocca ai grandi protagonisti del passato con il l’appuntamento mensile “Rétro” di For a Thousand Years) la scelta è d’obbligo: Maja Keuc, la voce dell’anno. Un 2011 dorato per questa giovanissima di Maribor, che a nemmeno vent’anni (li festeggerà in gennaio) ha già inanellato una incredibile serie di successi e che incarna la concreta speranza di disattendere finalmente la tesi che i talent e l’Eurovision siano più fonte di rapido declino che di ascesa verso una duratura carriera. 
Maja ha raggiunto la popolarità grazie alla partecipazione alla prima edizione di Slovenija ima talent, nel 2010: in finale deve accontentarsi del secondo posto, i televotanti si lasciano emotivamente incantare dalla piccola Lina che di conseguenza, ad appena sei anni, si aggiudica la trasmissione. Ma Maja dimostra subito di conoscere il fatto suo: sfruttare il momento, certo; ma senza svendersi, senza perdere la propria identità e tradire i propri gusti musicali. E la prima esperienza importante nasce con uno dei nuovi gruppi più significativi della scena slovena, i Papir, esponenti di punta di una “nuova onda pop” che si prefigge di rinnovare il genere fondendolo con jazz, blues e chanson. La vena rock di Maja, il suo timbro lievemente nasale ma limpido e profondo, appaiono perfetti per unirsi alla voce jazz di Ana Bezjak, l’altra cantante della band. Il riscontro di pubblico e di critica per l’album Po viharju e per i singoli Nič mi ni, 2010, Srajca è immediato.
Contemporaneamente Maja si esibisce nei club e, per il debutto ufficiale come solista, quale palcoscenico si presta di più di quello di Ema? La canzone con cui si presenta, Vanilija, le viene confezionata da un collaudatissimo trio da trionfo quasi assicurato: Urša Vlašič-Matjaž Vlašič-Boštjan Grabnar. Ancora una volta Maja impressiona per la potenza vocale e per la presenza scenica in grado di catturare gli spettatori. Dopo aver convinto la giuria, Maja supera al televoto finale April e la sua bella Ladadidej, conquistando il lasciapassare per l’Eurovision. Un sogno che si realizza e che la porta in pochi mesi sul più importante palco festivaliero d’Europa. E a Düsseldorf Maja (che presenta la versione in inglese del brano di Ema, ribattezzato No One) riesce a trasformare il suo sogno in quello di un intero Paese, guadagnando un ingresso finale che mancava dal 2007. No One raggiunge un tredicesimo posto che mancava alla Slovenia dal 2002, quando le Sestre ottennero il medesimo risultato in Estonia. 
Ad accrescere la soddisfazione, la successiva comunicazione dei risultati della seconda semifinale, in cui Maja era giunta terza, e dello split televoto/giurie: per gli “esperti”, infatti, aveva addirittura meritato il primo posto in semifinale ed era stata la quarta più votata tra le 25 finaliste. 
Dopo il ritorno in Slovenia, l’attività per Maja prosegue inarrestabile: pubblica il nuovo singolo Zmorem che entra subito in classifica e in autunno arriva il positivo debutto come conduttrice di Misija Evrovizija, la nuova preselezione per l’Esc, al fianco di quel Klemen Slakonja che pochi mesi prima l’aveva proclamata vincitrice di Ema. Maja dimostra scioltezza e simpatia intervistando i cantanti in gara e duettando nelle parodie con Klemen, e ha l’occasione di illuminare ogni puntata con performance di grande livello. Da segnalare, ad esempio: Od rodjendana do rodjendana con Saša Lošić; I’m Outta Love con la “collega eurovisiva” per la Serbia, Nina; The Greatest Love of All con Darja Švajger. 
Ma il desiderio più grande trova compimento il 1° dicembre, con l’uscita del suo primo album, Indigo (Reflektor Music, 2011). Undici brani, alcuni in sloveno e alcuni in inglese, tutti scritti da lei a parte No One. A Misija Evrovizija del 18 dicembre presenta You’re a Tree and I’m a Baloon e subito dopo esce il video di Ta čas, “questo tempo”.
Il tempo di Maja Keuc, il tempo degli auguri di Buone Feste :) 

flymark

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Slovenska popevka e gli anni d'oro della canzone slovena: presentazione a Pirano

lunedì 12 dicembre 2011

Venerdì sera Marco Mosca (il nostro Flymark) ha presentato a Pirano il suo libro Slovenska popevka e gli anni d'oro della canzone slovena (qua disponibile su IBS.it). Nella sala della biblioteca comunale di Pirano, sala sorprendentemente piena, Marco ha presentato come è nato il libro e come è strutturato e durante la presentazione abbiamo avuto modo di sentire alcune canzoni più rappresentative degli anni d'oro della Slovenska popevka. Come ha spiegato Marco, l'idea del libro è nata 10 anni fa, quando venuto in contatto con OGAE Slovenija si è iniziato ad interessare alla musica slovena. Siccome voleva conoscere anche la storia della canzone slovena e, insieme ad altri conoscenti ha iniziato a ricercare le informazioni sulla Slovenska popevka. Nel libro spiega anche, come la Slovenska popevka ha aiutato a creare negli sloveni l'orgoglio nazionale, la Slovenska popevka infatti era all'epoca l'unico festival musicale a "parlare" sloveno. Viene citato anche il fatto avvenuto nel 1966, quando Berta Ambrož vinse Jugovizija e nell'arena a Belgrado alcune persone iniziarono a fischiare. per la prima volta una canzone non in serbocroato vinceva la selezione per l'Eurovision Song Contest. 
Marco si è ancora una volta dimostrato per un grande conoscitore della musica slovena e di molta bontà, visto che ci ha anche ringraziato per ospitarlo regolarmente qua. In realtà il ringraziamento se lo merita lui, per tutti i post che ci ha scritto e per l'impegno che ci mette sempre. Grazie Marco =)

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OurMission: La Svizzera ci regala la prima canzone di quest'anno

domenica 11 dicembre 2011


Quest'anno è la Svizzera a regalarci la prima canzone per l'Eurovision. A vincere la finale nazionale sono stati i Sinplus con la canzone Unbreakable. Che ne pensate?

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For a thousand years: Faraoni

venerdì 9 dicembre 2011


Faraoni
I Faraoni sono uno dei più gloriosi gruppi della musica slovena, anche se la loro storia ha vissuto di ripetute scomparse e successive rinascite, con formazioni sempre molto diverse. Di conseguenza anche i generi musicali sono cambiati nel tempo: nati alla fine degli anni Sessanta a Izola/Isola, nell’Istria slovena, i Faraoni raggiungono la notorietà nel 1970 dopo aver integrato nella band due fondatori dei leggendari Kameleoni, Tulio Furlanič e Marijan Maliković, con la pubblicazione di un Ep di rock sperimentale contenente Berač, Matra e Figov list
Due anni dopo il gruppo si scioglie e per sentire di nuovo parlare dei Faraoni bisogna attendere a lungo. Nelfi Defangher rappresenta il filo che unisce i Faraoni nel tempo, che tornano in versione più pop e che, negli anni Novanta, inanellano una lunga serie di successi, affermandosi come una delle band più note e amate non solo del Litorale ma di tutta la Slovenia. 
Melodije Morja in Sonca è naturalmente il festival “di casa” e i Faraoni se lo aggiudicano ben tre volte: nel 1992 con il brano in italiano E tristemente, nel 1994 con Mi ljudje smo kot morje, nel 1997 con Kar je res, je res, tutti musicati da Enzo Hrovatin, a cui si aggiungono i terzi posti di Pijem kar tako nel 1999 e di Solinar nel 2001, un premio per l’interpretazione nel 1996 e uno per l’arrangiamento nel 2000. Una apoteosi interminabile! 
I primi Faraoni 40 anni dopo.
Contemporaneamente si presentano anche a Ema: nel 1993 sono settimi con Sonce sreče; nel 1995 portano uno dei loro brani più belli, Ljubezen je, ma la gara è serratissima e dopo una votazione emozionante chiudono quarti alle spalle di Darja Švajger, del duo Irena Vrčkovnik-Oto Pestner e degli Avia Band. Nuovo tentativo nella discussa edizione 2002: e se le polemiche si concentrano su Sestre e Karmen Stavec (si veda la puntata precedente), anche i Faraoni avrebbero potuto dire la loro, visto che la loro Imej me vedno s seboj è la seconda più votata dal pubblico alle spalle di Karmen sia in semifinale che in finale, ma viene trascurata dalle giurie e chiude soltanto settima. 
I Faraoni sono anche stati il trampolino di lancio per la fortunata carriera solistica di ben tre delle loro voci: Tulio Furlanič, Slavko Ivančić e Roberto Buljević, le cui biografie si intrecciano anche con quelle di altre storiche band (Tulio è stato voce di Kameleoni, Halo e Yesterday, Slavko dei Bazar e dei Casino, Roberto dei Pepel in kri). 
Nel palmarès di Tulio ci sono due premi per la miglior interpretazione a MMS e a Slovenska popevka; in quello di Slavko una vittoria (nel 2000 con Črta), due premi della giuria, tre per il miglior testo e uno per l’arrangiamento a MMS, oltre a uno per la miglior interpretazione a Slovenska popevka; in quello di Roberto un premio della giuria con un altro pezzo in italiano, Tutti noi: tra i tanti meriti dei Faraoni c’è certamente quello di essere stati i soli in grado di portare al successo canzoni in lingua italiana. 
Il primo a presentarsi a Ema è Roberto nel 1993 e nel 1996, senza grandi risultati. Più recenti le partecipazioni di Tulio Furlanič, nel 2003 con la divertente e rockeggiante Zlata šestdeseta leta in coppia con la grande Alenka Pinterič e di nuovo nel 2004 con O, ženske, ženske!, e di Slavko Ivančić, che debutta a Ema nel 2009 e raggiunge il sesto posto con Kaj me briga, accompagnato dai Ne me jugat: la storia dei Faraoni e dei loro “figli”, dopo quarant’anni, continua ancora. 

I dischi dei Faraoni
Tu je moj dom (1992), 
Naj te morje (1994), 
Stari časi (1995), 
Sem takšen, ker sem živ (1997), 
V živo! - San Simon (1997), 
Vol. 1 (2004), 
Skupaj (2007).

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Headlines: anche l'Italia vola a Baku!

lunedì 5 dicembre 2011


Ebbene si, l'Italia ci sarà anche a Baku. Era difficile credere alle voci che dicevano che l'Italia non ci sarà visto com'è andata l'anno scorso, però il dio Auditel faceva paura a molti. La canzone verrà scelta da tutte le canzoni di Sanremo da un'apposita giuria, così come l'anno scorso. Visto quanti Amici ci sono a Sanremo il prossimo anno, c'è il rischio di ritrovarci a Baku un ex Amico di Maria. Però ricordiamo che a Sanremo ci saranno anche Nina Zilli e Marco Mengoni, che probabilmente concorreranno per avere un posto a Baku.


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OurMission: Chi è rimasto in gara a Misija Evrovizija?

domenica 4 dicembre 2011


Questa settimana Misija Evrovizija non c'è, causa votazioni in Slovenia. Quindi cogliamo la palla al balzo e analizziamo un po la situazione. 5 concorrenti sono ancora in gara: Nika Zorjan, Flora Ema Lotrič, Manuela Brečko, Eva Boto e le sorelle Nika ed Eva Prusnik. Ci stiamo avvicinando alla finale, che sarà il 25 dicembre e dalla quale usciranno due vincitrici che si scontreranno a EMA 2012. 
A questo punto le performance dovrebbero essere nettamente migliorate, le voci dovrebbero essere perfezionate, i miglioramenti dovrebbero essere visibili a tutti. Spesso però non è così e qua sta il problema di Misija Evrovizija: come spesso ripetuto dai giurati non tutte le ragazze vanno alle prove o seguono tutti i consigli dei giurati-tutor. E allora io mi chiedo, cosa continuano a fare nello show queste ragazze se non seguono le prove? Ma questa è un'altra storia, avremo modo di vedere i lati positivi e quelli negativi di Misija Evrovizija più avanti, a fine corsa. 
Dicevamo delle ragazze. Sono in 5 e tra loro ci sono: la vincitrice annunciata, le Jedward versione femminile, una dal sorriso contagioso, una che non si sa cosa faccia ancora la e quella, che potrebbe mescolare le carte in tavola e portarsi a casa la vittoria. Di chi parlo? Vediamolo insieme!


La vincitrice annunciata: Eva Boto
Già dalle prime puntate era chiaro, che questa ragazza, altezzosa e dal carattere difficile, che questa settimana ha compiuto 16 anni, arriverà in alto e non solo a Misija Evrovizija. Voce molto bella, molto adatta alle ballad, ha avuto il non facile compito di cantare Prisluhni mi di Darja Švajger. Probabilmente l'unica volta che ha deluso è stato con Hush Hush/ I will survive (nella parte di I Will Survive). Ultimamente è uscito, che la signorina Boto non è proprio una nuova voce nel universo musicale sloveno: l'anno scorso ha inciso con DeejayTime la canzone Hey ti, quest'estate ha mandato in radio la canzone Vzemi me
È perfetta per l'Eurovision (ovviamente con una buona canzone), ma il rischio che venga compresa come la Lena slovena e che si comporti come un Aurela Gace qualunque è dietro l'angolo. 






La ragazza dal sorriso contagioso: Flora Ema Lotrič
Ha un sorriso contagioso, una bella voce allegra, un bel nome. Basta. È molto difficile trovare una canzone diversa dal genere di In a night like this per lei ed è probabilmente per questo, che è finita già 2 volte al televoto. È amata dal pubblico, quindi è inutile dirlo che l'ha vinto entrambe le volte (se no non sarebbe in questa lista). Certo, trovandole una buona canzone potrebbe anche andare all'Eurovision e finire molto, molto in alto. Ma come già detto, ha pochi generi in cui sta bene: Don't stop the music di sicuro non ha uno stile per lei, Malo tu malo tam è già più vicina allo stile giusto per lei. 
Settimana prossima le ragazze si cimenteranno in canzoni rock. Sarà interessante vedere Flora in questo ruolo. Là avremo la risposta definitiva alla domanda: Flora è brava solo a cantare canzoncine dalla rima sole-cuore-amore?



Colei che non sai cosa ci faccia ancora la: Nika Zorjan
Diciamocelo, Nika non è una cantante che ti fa esclamare: WOW. È una cantante di media bravura, che quasi sempre fa la sua canzone come dovrebbe, ma nulla di più. Si potrebbe dire, che ha rovinato My heart will go on e poi  ti canta Bad romance, e tu quasi non noti la piccola little monster passiva dietro che ha finalmente la possibilità di scatenarsi sulle note di Mother Monster, perché sei troppo occupato a meravigliarti per la sua buona interpretazione e pensi che beh, forse semplicemente le ballad non sono la sua specialità e che magari April ha trovato una sua rivale
Ma poi ci ripensi e speri che esca il prima possibile per non fare altri danni.







le Jedward versione femminile: Nika ed Eva Prusnik
E poi sul palco arrivano loro e tu pensi che questa volta la macchina dei cloni made in Slovenia ha copiato i Jedward ma ha sbagliato sesso. E ascoltando Je veux pare veramente di ascoltare le sorelle dei Jedward. Poi però la missione va avanti e loro inziano a cantare seriamente. La causa di questi miglioramenti era sconosciuta fino a settimana scorsa quando una delle due sorelle ha ringraziato pubblicamente Marjetka, la copertur....ehm...la moglie di Raay. E così si scopre che Marjetka le ha prese sotto la sua ala protettiva dando loro prove extra. Raay, che si vedeva bene, come in quel momento volesse fulminare le due sorelle è corso a spiegare che tutte le concorrenti hanno la possibilità di chiedere prove extra.    Ma tutti noi sappiamo che il duo Raay&Marjetka ha avuto ancora una volta l'occhio lungo e s'è portato a casa un altro colpo grosso, dopo la scoperta di April sapendo bene, che le sorelle Prusnik saranno probabilmente destinate a vincere Misija Evrovizija. Ma se i risultati sono questi ben vengano questi inciuci. Che poi sono bravine nel rap, ma per favore no more rap in the Eurovision e si spera niente più scene come questa, dove hanno dimenticato il testo. 

poi arriva lei e potrebbe mescolare le carte in tavola: Manuela Brečko
Finora ha sempre tenuto un profilo basso, tanto che molti potrebbero dire Manuela Who? in stile Cher o Madonna, dipende dai gusti. Però poi canta e zittisce tutti. Stiamo ovviamente parlando di non professionisti, quindi la stecca è sempre dietro l'angolo. Però lei è l'unica che si salva, insieme alle sorelle Prusnik, dalla disastrosa puntata di settimana scorsa dedicata alla dance, cantando One Love. Lei ha cantato Madonna e Pink in modo eccellente. Se ci aggiungiamo anche Something in the water ha dimostrato di essere molto versatile in quanto a generi musicali. Lei è quella che sa cosa vuole, come dimostrano le richieste di non cambiare molto look e di avere, nella puntata dove cantava Dež di Nina Pušlar, una performance simile a quella di Nina all'EMA 2010. Non è amata dal pubblico, quindi rischia di finire a casa al primo televoto però, eccetto colpi di scena improvvisi, nella puntata dedicata al rock dovrebbe fare colpo. L'ennesimo.



In questo momento chi meriterebbe la vittoria? Sicuramente Eva Boto e Manuela Brečko, anche se tutti sappiamo che la vittoria andrà alle sorelle Prusnik e ovviamente ad Eva Boto. 
Misija Evrovizija ritorna domenica prossima sempre alle ore 20, su questo blog invece sabato parleremo di Klemen Slakonja e domenica forse, ritorna il liveblog. 





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Sorpresa musicale: Maja Keuc

sabato 3 dicembre 2011


Ora voi direte che cavolo di Sorpresa musicale è questa? Tutti conosciamo Maja Keuc e qua si parla spesso di lei. Spesso leggendo in giro per la rete si trova scritto, che Misija Evrovizija, più che essere un talent per scoprire il rappresentante ovvero la rappresentante slovena a Baku 2012, è una battaglia tra Klemen Slakonja e Maja Keuc. Chi è il migliore? Difficile dirlo. Però oggi parliamo di Maja, sabato prossimo parleremo di Klemen. 
Tutti ci ricordiamo che Maja a maggio ha frantumato quasi tutti i record sloveni all'Eurovision: giunta in finale ha ricevuto 12 punti da tutte le ex-Yugo, si è piazzata al miglior posto in finale dopo molti anni (13. a parimerito con le Sestre, sopra di loro solo Tanja, Nuša e Darja [sia nel 95 che nel 99]), ha raggiunto il miglior punteggio sloveno della storia, è arrivata 3. nella sua semifinale, tanto da indurre molti a chiedere a gran voce il ritorno di Maja nel 2012 a Baku. Per fortuna o per sfortuna non si sa, questo non è avvenuto e RTVSLO ha deciso di "creare" Misija Evrovizija e ha scelto due conduttori d'eccezione: Klemen Slakonja e Maja Keuc. Uno conduce e imita, l'altra conduce dal backstage (quando non lo ruba Zlatko) e impreziosisce le puntate con delle performance. Performance che dimostrano quanto sia migliorata, quanto sta lavorando per migliore e fanno pensare che il futuro per Maja sarà roseo, magari di nuovo all'Eurovision tra un paio d'anni, sulle orme di Darja.  
Ora vediamo tutte le sue performance (almeno fin'ora) a Misija Evrovizija: da Waterloo a Heaven, passando per Diva, Crazy in love, My number one e molte altre. Qua sotto trovate il duetto con Nina, la rappresentante serba all'Eurovision 2011, tutte le altre dopo il salto.





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